The new Genoa bridge is gradually taking form with the installation of the fifth section of the deck, bringing to 250 metres the combined total length of the structure so far. Che, con il traduttore automatico è diventato: Il nuovo ponte genovese sta gradualmente prendendo forma con l’installazione della quinta sezione del ponte, portando a 250 metri la lunghezza totale complessiva della struttura finora.
#PerGenova Scopri di più su : https://lnkd.in/dJ4v3nW
Al 2 gennaio vedo 108 commenti, quello che mi colpisce di più è il seguente, di un ingegnere…
COMMENTATORE 1 – ingegnere – Indipendant Consultant presso …
voglio
sperare che ci siano dei validi motivi tecnici che motivino la scelta
di sollevare le campate non completamente prefabbricate, completarle
in elevazione comporterà maggiori rischi, costi e tempi più lunghi.
O si vuol far vedere qualcosa per tentare di coprire i ritardi nella
prefabbricazione delle campate e/o la mancanza di coordinamento fra
officine e cantiere?
Continuo a leggere e trovo la risposta di un geometra, molto paziente…
COMMENTATORE 2- geometra – Proposal Manager presso …
Sicuramente per motivi tecnici validi, per questioni di sicurezza e per costi di installazione. Con questa prefabbricazione parziale delle campate, il peso dovrebbe aggirarsi intorno alle 11 ton/mt per le campate da circa 50 mt/cad e intorno alle 16 ton/mt per le campate da circa 100 mt/cad. Questo significa un peso da sollevare per ogni campata pari a circa 550 ton per quelle da 50 metri e circa 1600 ton per quelle da 100 metri. Dalle foto, le due crawler crane impiegate da Fagioli mi sembrano essere delle TEREX CC3800 quindi con una portata per ogni crane di circa 700 ton., portata che progressivamente diminuirà con l’aumentare del raggio dal centro ralla della grù. Per questioni di sicurezza e sicuramente in seguito a un piano di sollevamento approfondito che tiene conto di una miriade di fattori che noi non possiamo conoscere, durante la fase di Ingegneria di dettaglio avranno definito il grado di prefabbricazione che dovesse avere ogni campata. Per le campate da 100 metri avranno sicuramente studiato un altro sistema per posarle in opera, le due crawler non sono sufficienti (se non ricordo male, Fagioli ha anche una crawler LIEBHERR da 1350 ton, più altri sistemi). Si può quindi capire che il posizionamento è molto critico.
Segue l’approvazione di un ingegnere competente!
COMMENTATORE 3 – Ingegnere ufficio tecnico
da operatore del settore dei sollevamenti non posso che farle i complimenti per un’ottima analisi.
Comunque il primo ingegnere non demorde…
COMMENTATORE 1 – ingegnere – Indipendant Consultant presso …
era
evidente anche a me, ma non mi sono chiari i motivi per cui non sono
state piazzate 2 gru con portata superiore e ancora meno chiaro
perché non sono iniziati i lavori in quota per completare le campate
A questo punto l’hanno lasciato con i suoi motivi non chiari… probabilmente avevano cose più importanti da fare.
Conclusione 1 :
ci
sono due tipi di ingegneri.
Ingegneri
di tipo A: ingegneri
Ingegneri
di tipo B: ingegneri competenti.
Cercate
i secondi!
Conclusione
2 :
oppure
è il titolo che rende così diverse le persone?
Il
primo, quello pieno di sospetti, che chiede spiegazioni è:
“Indipendant Consultant”
Il
secondo, quello paziente che dà le risposte è: “Proposal
Manager”
Il
terzo, quello che conferma la correttezza delle risposte è:
“Ingegnere ufficio tecnico”
Sono nato… tanti anni fa, ma il mondo era già formato, quindi se qualcosa non funziona non è colpa mia.
Ed ho dovuto lottare per sopravvivere!
Da piccolo, mi ricordo bene come se fosse ora, per procurarmi la colazione, dopo aver bardato il cammello dovevo avviarmi nella steppa, prima ancora che sorgesse il sole.
Camminavo giorni e giorni, fintanto che, con il cammello stremato arrivavamo ad una oasi. Qui lui beveva tutta l’acqua ed io dovevo rimanere a secco.
Dopo aver camminato altri giorni e giorni si potevano scorgere in lontananza i primi alberi…
Ancora chilometri e chilometri… poi finalmente i campi coltivati!
Munito di un semplice lazo di mia invenzione, catturavo il primo dinosauro che passava e dopo averlo domato (il cammello era proprio stremato, non potevo usarlo) lo attaccavo al carro per andare a raccogliere le patate.
Dopo le patate, l’insalata… e la frutta! A casa non poteva mancare nulla.
E così, dopo aver liberato il dinosauro iniziava il cammino verso casa, con il cammello in spalla perché non riusciva più a camminare.
Mi fermavo spesso lungo la strada per dissetare il cammello.
Infine, arrivando a casa con le prime luci dell’alba, iniziavano le faccende domestiche quali accendere il fuoco, mungere il cammello, sbucciare e cuocere le patate.
Dopo quest’ultima incombenza potevo chiamare la famiglia per la prima colazione, ben sapendo che prima di mezzogiorno mi sarebbe toccato un altro giro, questa volta dalla parte opposta, verso il mare.